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OCCHIELLO
Silvia Bresciani è un'operatrice socio sanitaria

ono a casa con il coronavirus”. Silvia Bresciani è un'operatrice socio sanitaria all'ospedale privato accreditato Humanitas di Bergamo, riconvertito covid. “Per fortuna non ho sintomi gravi”. Vi siete ammalati in tanti? “È come se facessimo a turno. C'è chi rientra e c'è chi esce, ma su circa 600 dipendenti quasi tutti alla fine siamo stati colpiti, in un modo o nell'altro. Considerando anche gli asintomatici e i tanti che hanno perso parenti e amici. Per questo abbiamo insistito, fin dall'inizio, nel richiedere i dispositivi di protezione individuale”. Silvia è delegata sindacale della Fp Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Un giorno le davano a tutti, il giorno dopo a nessuno. Non scorderò mai il commento che mi rivolse il diabetologo: ‘qui mi sembra che ogni giorno si cambi idea’. All’inizio di aprile è morto. Di coronavirus”. E i pazienti? “Anche loro, in quei giorni, entravano senza mascherina. È stata evidente la fatica, da parte nostra, a recepire alcune regole.